PEDALPALOOZA

It was an unusual event, certainly the first of its kind, which was being gossiped about during the summer, because of its bizarre name and for its ambitious (to say the least) program. The appointment was at 10.00 at Deus Cycleworks where we were able to get to know the first and most daring cyclists and their bikes. Swept up in the enthusiasm of living the Pedalpalooza spirit to the full, the participants left their traditional bikes at home, so they could show off their Bmx, Graziella, Saltafoss and chopper bikes ... Style and ... legs were not lacking! During a 40-kilometer ride, crossing the Ticino River to Vigevano, we pedaled enthusiasm and under the lies of our disguises, encountered an amazed audience who found us a more than curious sight. And when energy was waning, the scent of a barbecue lured us to the BMX “La Sgommata” track. The well-deserved "champions lunch", consisting of beer, burgers and Granma’s cake, gave us the strength to face the special championship on the track. Divided into mixed groups of all types of bikes, brave cyclists went head down until the last parabolic curve. Tricks, forbidden trajectories and skids were all part of the photo finish. And as with every race there was a podium, but not any old podium: the winning 3 people were presented prizes by Wonder Woman no less, and their prize? A personalized BMX handlebar. A witty, tireless and elegant young man won the Special Graziella Deus Cycleworks trophy, our special prize for the best costume. The Pedalpalooza was supposed to be a cycling gymkhana, open to all categories of cyclists as long as they are in costume. The result went far and beyond that! Photo: Marco Renieri, Marco Campelli ------------------------------------------------------------------------------- E’ stato un evento insolito, sicuramente il primo del genere, che ha iniziato a far parlare di se durante l’estate, per il nome bizzarro e per il programma a dir poco ambizioso. Alle 10.00 l’appuntamento in Deus Cycleworks ci ha permesso di conoscere i primi e più temerari ciclisti e i loro mezzi. Presi dall’entusiasmo di vivere lo spirito del Pedalpalooza al 100%, i partecipanti hanno lasciato a casa le bici più tradizionali, per sfilare con bmx, Graziella, Saltafoss e chopper bicycle… Stile e … gambe non sono mancate! Al ride di 40 chilometri, costeggiando il naviglio fino a Vigevano, abbiamo pedalato carichi di entusiasmo e sotto le mentite spoglie dei nostri travestimenti, incontrando e scontrando un pubblico stupito ed incuriosito alla nostra vista. E quando le forze stavano per venire meno, il profumo della griglia ci ha condotto alla pista di BMX La Sgommata. Il meritato “pranzo del campione” con birra, panino e crostata della nonna ci ha ridato le forze per affrontare lo speciale campionato in pista. Divisi in batterie miste con bici di ogni genere, i coraggiosi ciclisti si sono affrontati fino all’ultima parabolica e senza esclusione di colpi. Non sono mancati i trick, le traiettoie proibite e gli scivoloni sul photo finish. E come ogni gara c’è stato un podio, ma non un podio qualsiasi: i primi tre classificati sono stati premiati da Wander Woman in persona con un manubrio da bmx personalizzato. Uno spiritoso, instancabile ed elegante giovanotto si è aggiudicato La Graziella Special Deus Cycleworks, il nostro premio speciale riservato al miglior travestimento. Il Pedalpalooza doveva essere una gincana ciclistica, aperta a tutte le categorie di bici per ciclisti assolutamente mascherati. Il risultato è stato molto di più! Foto: Marco Renieri, Marco Campelli

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